Studio gang: the hive a washington

L'installazione di Hive (The Hive può anche essere tradotto come "sciame") da Studio Gang ha trasformato la sala principale del National Building Museum di Washington.

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L'intero spazio è occupato da tre "cupole", assemblate da 2.700 tubi di carta di varie dimensioni: da diversi centimetri a tre metri. La carta come materiale scelto dagli architetti per facilità e rispetto dell'ambiente. I tubi sono d'argento all'esterno e dipinti all'interno in una ricca sfumatura di magenta. E tutto questo sullo sfondo del design neoclassico della sala stessa. Sia la cupola centrale, alta più di 18 metri, sia due laterali, più piccole, hanno ricevuto oculos spettacolari, attraverso i quali colonnati e capitelli tradizionali penetrano in un'installazione ultramoderna.

La forma delle costruzioni è piuttosto archetipica e causa molte allusioni: gli stessi architetti chiamano la cupola fiorentina di Brunelleschi, le tradizionali dimore di adobe dei popoli del Camerun e persino l'arco di Saarinen a St. Louis. I tubi sigillati ci ricordano anche lo storico edificio del Chicago Women's Training Hospital, nel cui soccorso Jin Gang, il capo dello studio, ha preso parte attiva.

Ma a parte l'aspetto spettacolare e l'affascinante spazio interno, l'installazione è interessante dal punto di vista dell'acustica: alcune delle onde sonore si dissipano, e alcune sono riflesse all'ascoltatore. Per esplorare i vari effetti sonori, gli spettatori consentiranno l'uso di speciali strumenti musicali installati nelle cupole laterali.

Fino al 4 settembre.

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