Funzionano a quattro mani. Daphne Dezho e l'agorista Desjeux Delaye, diplomata alla prestigiosa Ecole Boulle, hanno unito le forze per "l'arte delle associazioni inaspettate", come definiscono il percorso comune nell'arredamento. Il loro ultimo successo: Hôtel BOB, vicino alla stazione di Parigi Montparnasse.
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Il nome è un'abbreviazione di Business On Board - "business on board": l'hotel cerca di aumentare l'attrattiva attraverso il coworking, offrendo ai visitatori un posto per un ufficio temporaneo. Nonostante la vicinanza della trafficata stazione ferroviaria, l'hotel si trova in un isolato con giardini bucolici, panetterie profumate e generi alimentari fotogenici, dove c'è un'atmosfera in cui si desidera non solo rilassarsi, ma anche lavorare. Nelle stanze (45) sono state create scene quasi teatrali. I designer hanno scelto letti con testiere in velluto, sedie alla moda Pols Potten, elementi in ottone, grafiche dell'autore per decorare le pareti. Ovunque c'è un'atmosfera intima e senza tempo, basata su elementi fatti a mano e oggetti del suo stesso design (lampade, sedie, specchi creati dal duetto Desjeux Delaye).
Desjeux Delaye ripensa l'eleganza in tutte le sue forme. Lo stile del duetto è caratterizzato da un audace maryazh del vecchio e del nuovo, del semplice e del complesso.
Daphne Desjeux e Dorothée Delaye, Desjeux Delaye.Dicono che la loro ispirazione proviene dal lavoro di figure iconiche per i contemporanei, come Coco Chanel o Inés de la Fressange, che segnano Parigi chic senza pathos. Prima di intraprendere il progetto dell'hotel BOB, il duo ha sperimentato il retrò moderno ed esotico negli interni del quattro stelle Hôtel SNOB.
Questo hotel boutique è stato aperto in rue Saint Denis alla fine del 2016. All'interno dell'Hôtel SNOB - carta da parati panoramica, grafica in bianco e nero, mogano, mobili laccati, frange, velluto e ottone, palme e fenicotteri. I dettagli ironici per Desjeux Delaye sono di primaria importanza. Non è un caso che in una delle stanze ci siano fotografie degli stessi autori, raffigurati nello spirito dei vecchi maestri. Ma uno - in un casco, e l'altro - con un sacco di patatine nelle loro mani.